Cosa conta veramente oggi? Forse è questa la lezione che ci lascerà il Coronavirus

Vorrei potervi dire “state tranquilli perché tutto andrà bene”. Vorrei poter rassicurare i miei cari e gli amici che mi seguono su questa pagina, sul fatto che torneremo a una vita normale. Ma da ieri ho iniziato ad aver paura, un sentire umano, di grande fragilità. Credo che sia un sentire che ci accomuna tutti. Ed è, forse, l’unica cosa normale che ci resta. Vite stravolte, futuro incerto, la paura di incontrarsi e scambiarsi un benché minimo segno di affetto.

Non sono un esperto di finanza, ma quel che accade nel nostro mercato azionario lascerà il segno. Per anni, e forse, per sempre. Una cosa per me è certa. Cambieremo. Cambieremo abitudini e stili di vita. Dovremo fare delle rinunce. Saranno dolorose ma col tempo (forse) scopriremo che nel bilancio tra le cose che abbiamo dovuto lasciare e quelle che ci sono rimaste, alla fine ci avremo guadagnato. Torneremo ad essere umani.

In questo momento il mio pensiero a rivolto a chi soffre in una corsia d’ospedale o a chi è isolato in quarantena. E mi commuove il pensiero di una intera generazioni di nonni che hanno dovuto rinunciare al sorriso dei loro nipotini. Agli operai che continuano a lavorare per non bloccare il Paese, costretti a convivere con dubbie misure di contenimento sanitario. E penso a chi sa che perderà il lavoro o a chi sta affrontando questa crisi da disoccupato o da precario, senza alcuna certezza e con pochi spiccioli in tasca.

Quello che dobbiamo affrontare è davvero orribile. Chiunque vi dica il contrario, mente spudoratamente. Nulla sarà come prima. E non basteranno un paio di settimane. Con questa situazione – non lo dico io ma lo ha ammesso a denti stretti il dottor Ricciardi, l’esperto Oms che lavora al fianco del premier Conte – ci dovremo convivere fino all’estate.

Una lunga, sfibrante e dolorosa apnea. Mi consolano le parole del Santo Padre. Che affida tutti noi alla Beata Vergine Maria. E per un popolo che sta rinunciando al contatto fisico con le sue mamme, è questa la miglior preghiera possibile.

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